CONSIGLI PER IL CV

Esperienze lavorative nel curriculum: Come presentarle efficacemente

Scopri come valorizzare le tue esperienze lavorative nel curriculum! Consigli utili per studenti e professionisti per ottenere il lavoro dei tuoi sogni.
Pub: 10/30/2025
Agg: 10/30/2025
12 min lettura

Nel curriculum le esperienze lavorative rappresentano una delle sezioni più importanti, dunque è bene sapere come renderle più incisive. Se strutturata in un certo modo, questa sola sezione racconta chi sei, quali competenze hai maturato e in che modo potresti portare valore nella nuova azienda. Non importa che tu possa vantare tante esperienze diverse, una sola ma molto lunga o nessuna. La chiave è saper organizzare le informazioni in modo da offrire ai recruiter ciò che cercano in maniera chiara. In questo articolo scopriremo come strutturare al meglio la sezione e in che ordine inserire le esperienze lavorative nel curriculum (cronologico, cronologico inverso, funzionale o ibrido). Inoltre, attraverso esempi pratici scoprirai quante esperienze lavorative inserire nel curriculum e soprattutto cosa mettere nel curriculum se non si hanno esperienze lavorative.

L'importanza delle esperienze lavorative nel CV

In un sondaggio recente (Hudson RPO, 2025), il 43% dei recruiter ha indicato che il CV dovrebbe mettere al primo posto la formazione o le esperienze lavorative, mentre il 57% preferisce competenze e punti di forza. Ciò dimostra che la sezione delle esperienze ricopre una certa importanza, ma non è sempre l’unico dato su cui si basano i recruiter per valutare chi si candida a una posizione. Quindi, se hai appena concluso gli studi e non hai esperienze, non devi preoccuparti: attraverso altre sezioni puoi dimostrare il tuo valore e le tue skill. Infatti, se credi che solo un curriculum ricco e lungo possa farti spiccare, ti sbagli perché il modo in cui organizzi le informazioni e metti in evidenza quelle più importanti è l’elemento chiave per distinguerti.

Impatto sulla percezione del recruiter

Di certo, un curriculum con tante esperienze lavorative viene valutato in maniera positiva dai recruiter, almeno secondo recenti studi. I titoli universitari, infatti, non ricoprono più un ruolo importante, perché sono le competenze sul campo che dimostrano l’intraprendenza e l’impegno di una persona. È importante, però, saper calibrare i dettagli e presentarli in maniera adeguata a seconda dell’ambito in cui ti candidi. Inoltre, selezionare le informazioni da inserire in base alle parole chiave dell’annuncio di lavoro è fondamentale, soprattutto se puoi vantare esperienze diversificate.

Differenza tra CV cronologico, funzionale e ibrido

Un primo modo per presentare le proprie informazioni personali è scegliere il formato di curriculum più adatto. Ancora oggi, i recruiter preferiscono un curriculum cronologico o cronologico inverso, in cui le esperienze sono presentate dalla più vecchia alla più recente o viceversa. In questo modo, si mette in luce l’avanzamento di carriera, se l’elenco di esperienze è molto lungo. Il formato funzionale, invece, è adatto a chi ha poca o pochissima esperienza e vuole evidenziare perlopiù le competenze tecniche e trasversali allenate a scuola e all’università. Un formato ibrido è una via di mezzo, ma rischia di essere più caotico per chi è alle prime armi.

Come selezionare le esperienze lavorative da includere

Puoi impiegare tutto il tempo e l’impegno che vuoi nel preparare il tuo curriculum, ma la triste verità è che verrà letto in pochi secondi, massimo un minuto. Quindi non è tanto l’ordine delle esperienze lavorative del curriculum a fare la differenza, ma se le parole chiave impiegate coincidono con quelle richieste nell’ambito in cui ti stai candidando. Analizza attentamente tutto ciò che viene richiesto nell’annuncio di lavoro, studia il sito internet e i profili social dell’azienda e parla come fanno i suoi dipendenti. E se non hai abbastanza tempo da dedicare a questo, affida tutto al Creatore di curriculum di Enhancv che, grazie allo strumento di intelligenza artificiale integrato, individua le parole chiave dell’annuncio e le include nel tuo CV.

Valutare la rilevanza rispetto alla posizione

Per prima cosa, però, dovrai fare una cernita delle esperienze da inserire. Sono tutte coerenti con la posizione per cui ti stai candidando? Concentrati non su quante esperienze lavorative inserire nel curriculum, ma sulla selezione delle più importanti. Il nostro consiglio è di mettere in primo piano gli incarichi e le responsabilità che abbiano un legame diretto con l’offerta di lavoro, evidenziando risultati concreti e competenze trasferibili. Esperienze meno rilevanti possono essere menzionate, ma in forma più sintetica, così da mantenere il focus sulle informazioni che aumentano le probabilità di essere convocati a colloquio.

Esperienze recenti vs passate

Ora non ti resta che decidere il formato da impiegare e organizzare le informazioni in maniera chiara. Metti in luce le esperienze più recenti, con un formato cronologico inverso, per sottolineare i tuoi ultimi impieghi e il modo in cui hai fornito il tuo valore. Le esperienze passate sono altrettanto importanti, perché se collegate a quelle recenti dimostrano la tua crescita nel mondo del lavoro, ma preferisci sempre informazioni più aggiornate.

Formato e struttura della sezione esperienze lavorative

Qualunque sia il formato da te scelto, fai in modo che le esperienze lavorative siano ben organizzate. Utilizza elenchi puntati, brevi e incisivi, che rendono il tuo curriculum vitae più ordinato. E mi raccomando, quando scegli un formato, sii coerente e utilizzalo anche per la sezione della formazione. Se hai dubbi, su Enhancv puoi scegliere un modello di CV per farti un’idea di come strutturare il tuo curriculum.

Elementi essenziali da includere

Secondo High5Test, il 44% dei manager HR segnala che la mancanza di risultati misurabili nell’esperienza è un motivo per rifiutare un CV. Perciò, oltre al nome dell’azienda, al ruolo ricoperto e al periodo di attività, sottolinea con una breve descrizione gli incarichi che hai ricevuto, i progetti a cui hai lavorato e il modo in cui hai favorito la crescita dell’azienda. Ogni cosa dev’essere accompagnata da parole chiave, che dimostrano le competenze allenate, e da risultati misurabili (percentuali, numeri, ecc.) che forniscano dati concreti del tuo impatto lavorativo.

Esempio corretto

Gruppo ABC S.p.A. - Milano, Italia
Responsabile Marketing Digitale
Marzo 2021 – Agosto 2024

  • Coordinamento delle campagne di marketing digitale su Google Ads, Meta Ads e LinkedIn, con focus su lead generation e brand awareness;
  • analisi dei KPI di performance tramite Google Analytics, Data Studio e CRM aziendale (Salesforce);
  • gestione di un team di 4 specialisti, con attività di mentoring e formazione continua;
  • incremento del traffico organico del 65% in 12 mesi tramite strategie SEO on-page e link building;
  • riduzione del costo per lead del 28% ottimizzando le campagne PPC;
  • lancio di 3 campagne multicanale che hanno generato oltre 15.000 lead qualificate.

Consigli di formattazione per la leggibilità

L’accessibilità è un requisito richiesto in ogni campo, dunque è bene che anche il curriculum sia formattato in maniera adeguata e leggibile. I dati recenti riportano che il 73% dei manager HR rifiuta un candidato a causa di una cattiva formattazione del CV. Le prime impressioni devono essere eccellenti, dal momento che i recruiter impiegano pochi secondi a capire se sei una persona adeguata ai bisogni dell’azienda. Dunque, mantieniti su massimo 2 pagine di CV, presta attenzione ai bordi (2/2,5 cm sui quattro lati), all’interlinea (1,15/1,2) e alla grandezza del font (10/12 pt.) a seconda se siano titoli o contenuti delle sezioni.

Come descrivere le esperienze lavorative in modo efficace

Per descrivere le esperienze lavorative in modo efficace all’interno di un curriculum è importante andare oltre il semplice elenco di mansioni svolte. Un recruiter non si limita a leggere i titoli dei ruoli, ma cerca di capire in che modo hai contribuito concretamente all’azienda e se le tue competenze possono essere trasferite nel nuovo contesto. Anche quando l’esperienza non è perfettamente allineata con la posizione a cui aspiri, è utile sottolineare le competenze trasversali maturate, per esempio la capacità di lavorare in squadra, la gestione di scadenze strette o l’uso di strumenti specifici.

Uso di verbi attivi e risultati misurabili

Un elemento molto efficace è l’uso di verbi di azione (organizzato, pianificato, guidato, migliorato, ottimizzato, monitorato, collaborato, promosso, ecc.). In questo modo, dimostri il tuo valore e il tuo impegno nell’azienda in maniera concreta. Un altro elemento per aggiungere concretezza ai dettagli riportati è fornire risultati misurabili (percentuali, numeri, ecc.) che permettono alla tua esperienza lavorativa di assumere un’importanza strategica fondamentale.

Metodo STAR per bullet point efficaci

Il metodo STAR è quello più usato per documentare in maniera efficace le esperienze lavorative nel curriculum. STAR è un acronimo che sta per Situation, Task, Action e Result. Applica questo metodo agli elenchi puntati, rispondendo a quattro domande principali: quale era la situazione o il contesto in cui ti trovavi (Situation), quale obiettivo o compito dovevi raggiungere (Task), quali azioni hai intrapreso (Action) e quali risultati concreti hai ottenuto (Result). Utilizzando il metodo STAR, ogni punto del CV diventa più specifico e dimostra concretamente il tuo impatto, rendendo il profilo più convincente agli occhi dei recruiter.

Errori comuni da evitare

Attenzione agli errori che possono compromettere ogni tua possibilità di passare alla fase del colloquio. Ecco i più comuni:

  • Descrizioni generiche - Spiega il tuo ruolo nel dettaglio, non dare per scontato le mansioni svolte.
  • Inserire tutte le esperienze - Seleziona le esperienze lavorative con criterio, non elencarle tutte solo per dimostrare di aver lavorato.
  • Mancanza di dati concreti - Come abbiamo già sottolineato, è bene inserire dati concreti e risultati misurabili per provare il tuo valore aggiunto nel lavoro svolto.
  • Esperienze vecchie - Ricorda di aggiornare il CV con le posizioni più recenti e rilevanti per il ruolo a cui aspiri.
  • Fare errori - Ricontrolla sempre ciò che hai scritto per evitare errori grammaticali, di battitura o refusi che non saranno ben visti dai recruiter.

Esempio sbagliato

Pizzaiolo (2005-2015)

Commercialista, tirocinio (2014-1015)

Dogsitter (2015)

Adetto alle vendite di un negozio sportivo (2020-2022)

Esperienze lavorative non tradizionali

Non te lo immaginavi ma sì, anche le attività personali, gli hobby e i tirocini hanno un peso importante per dimostrare le proprie competenze trasversali. Vediamoli insieme nel dettaglio.

Volontariato e tirocini

Se svolgi o hai svolto il volontariato in qualche associazione più o meno importante, hai sicuramente allenato skill come il team work (organizzarsi e coordinarsi in gruppo), l’empatia (impegnarsi nel sociale e comunicare con le persone) e la flessibilità (adattarsi alle varie situazioni). Anche gli eventuali tirocini curriculari o extracurriculari, a scuola o all’università, hanno il loro peso, perché dimostrano il tuo impegno (gestione del tempo e dello stress, leadership, ecc.) e i campi di tuo interesse.

Lavori freelance e progetti personali

Se lavori come libero professionista (freelance) o porti avanti progetti personali (per esempio, la creazione di contenuti per la tua pagina social), hai molte competenze da inserire nel curriculum. La creatività, la gestione delle scadenze, la comunicazione efficace e l’analisi dei dati, per esempio, sono soft skill di fondamentale importanza in tutti i campi lavorativi.

Attività extracurriculari rilevanti

Non sottovalutare gli hobby e lo sport perché anche queste attività extracurriculari, se ben organizzate e presentate, possono fornire un’immagine di te precisa e ricca di competenze trasferibili in vari ambiti lavorativi.

Come collegare esperienze lavorative e competenze trasversali

Collegare esperienze lavorative e competenze trasversali è fondamentale per rendere il curriculum più convincente e dimostrare ai recruiter non solo cosa hai fatto, ma anche come lo hai fatto. Ogni esperienza, tirocinio e attività extracurriculare deve diventare l’occasione per mostrare abilità trasferibili utili anche in contesti diversi.

icona del consiglio pro
PRO TIP

Per rendere questa connessione chiara, ti conviene descrivere ogni esperienza con frasi che collegano le responsabilità e i risultati concreti alle competenze sviluppate tramite l’utilizzo di parole chiave. In questo modo, il CV diventa non solo una cronologia di incarichi, ma un documento che racconta in modo strategico chi sei come professionista e quali abilità porti con te.

Ottimizzazione per i Sistemi ATS

Da alcuni anni, a tutti gli accorgimenti da prestare di norma bisogna aggiungere anche l’ottimizzazione per gli ATS (Applicant Tracking System). Grazie a questi sistemi che si occupano della scrematura iniziale, i recruiter risparmiano molto tempo per dedicarsi solo ai CV che hanno determinate caratteristiche. Così facendo, tutti i profili non in linea con quello richiesto vengono scartati a priori, anche se sappiamo bene che non è dal solo curriculum che si possono dedurre le competenze di una persona.

Importanza delle parole chiave

Come lavorano gli ATS e cosa fare per entrare nelle loro grazie? Gli ATS individuano le parole chiave che sono richieste per una posizione e dividono i curriculum vitae in quelli che le contengono (e passano alla fase successiva) e quelli che non le contengono (e vengono scartati). Per non essere esclusi, quindi, bisogna integrare le parole chiave contenute nell’annuncio di lavoro nel proprio CV. Solo così potrai sperare in un colloquio con le aziende che utilizzano gli ATS.

Rendere le esperienze ATS-friendly

E non finisce qui, perché anche la struttura del tuo CV dev’essere in linea con quella preferita dagli ATS. Quindi, scegli un modello chiaro e lineare, senza grafici o icone complesse, affinché sia più leggibile. Inoltre, salva il file in DOCX o PDF, ma prediligi l’ultimo formato per evitare che la formattazione del documento si modifichi durante l’invio.

Curriculum senza esperienze lavorative: Cosa fare

Ora ti starai chiedendo: e il curriculum vitae per chi non ha esperienze lavorative? Non preoccuparti, abbiamo deciso di dedicare un’intera sezione anche a te che hai appena terminato gli studi e non hai ancora esperienze da inserire nel CV. In realtà, pensi di non possederle perché non hai mai lavorato, ma siamo sicuri che tu abbia molto da scrivere.

Valorizzare formazione e progetti accademici

Nel tuo caso, la sezione della formazione avrà un ruolo molto importante: dimostra che sei una persona curiosa e che hai voglia di imparare. Quindi inserisci non solo le esperienze scolastiche e universitarie, ma anche i corsi e gli eventuali master svolti. Indica il titolo di tesi e tesine, i progetti a cui hai lavorato e il voto che hai ottenuto alla fine degli studi. Valorizza ciò che scrivi con uno storytelling ricco di parole chiave e competenze trasferibili.

Enfatizzare soft skill e competenze

La sezione a cui presteranno maggiore attenzione i recruiter sarà quella delle competenze, dunque devi enfatizzare le hard skill allenate a scuola e all’università e soprattutto le soft skill, che saranno di numero maggiore (selezionane massimo 5). Non dimenticare le competenze linguistiche, che spiccheranno se inserirai il livello del Quadro comune europeo raggiunto più l’eventuale certificazione ottenuta.

Includere esperienze alternative

Dai sfogo all’immaginazione, pensa a tutte le attività che hai svolto o svolgi quotidianamente e inseriscile per dare un’idea professionale del tuo profilo. Come abbiamo già detto, tutto contribuisce a fornire un quadro d’insieme delle competenze acquisite: gli hobby, le attività extracurriculari, i tirocini e il volontariato.

Esempi di esperienze lavorative ben scritte

Esempio per professionista con esperienza

Esempio per neolaureato

Esempio per cambio di carriera

Crea il tuo CV con esperienze lavorative valorizzate con Enhancv

Lo sappiamo, le informazioni sono tante e bisogna prestare attenzione ai dettagli. Ma in un mondo che corre veloce, spesso non si trova un momento da dedicare alla stesura del curriculum, soprattutto se lavori e vuoi cambiare carriera. Con Enhancv puoi avere tutto: lavorare tutto il giorno e avere un curriculum vitae pronto in poco tempo! Se parti da zero, ti farai guidare dal Creatore CV con intelligenza artificiale integrata. Ma se vuoi dare un tocco personale puoi scegliere tra più di 40 modelli di CV. Et voilà, il curriculum sarà ben strutturato, senza errori o refusi e ATS-friendly!

FAQs

Quante esperienze lavorative inserire nel curriculum?

Non esiste un numero fisso di esperienze da inserire nel curriculum. Fai una selezione di quelle più recenti e rilevanti, possibilmente coerenti con la posizione per cui ti candidi.

Come descrivere un'esperienza lavorativa breve?

Quando un’esperienza lavorativa è stata breve, l’obiettivo nel curriculum è trasformarla in valore aggiunto, evidenziando competenze e risultati piuttosto che la durata. Riporta dati importanti e dimostra quanto l’esperienza ti abbia formato in quanto professionista.

È necessario includere tutte le esperienze lavorative?

No, è importante stilare una lista di massimo 5 esperienze variegate ma puntuali, recenti e rilevanti, sottolineando competenze e risultati. Se hai dubbi, il Creatore CV di Enhancv può venire in tuo soccorso, aiutandoti nella selezione.

Come scrivere un curriculum senza esperienze lavorative?

Scrivere un curriculum senza esperienze lavorative può sembrare difficile, ma è possibile creare un profilo convincente puntando su altri elementi che dimostrino competenze, motivazione e potenziale. In questo caso, conviene spostare il focus dal lavoro alle attività che riguardano anche la vita privata. Il tutto condito con una descrizione efficace e convincente che sottolinei le tue competenze. Gli esempi di CV di Enhancv possono aiutarti a capire come enfatizzare le informazioni giuste nei punti giusti.

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Team Contenuti di Enhancv
Il team di contenuti di Enhancv è composto da scrittori e professionisti dei CV con esperienze e percorsi differenti. Questa diversità arricchisce ogni curriculum con uno stile unico. La loro missione è aiutare i candidati a raccontare la propria storia attraverso CV curati e personalizzati.
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